Quando il fuoco della passione comincia a dare i primi segni di cedimento, sono altre le cose che permettono ad un rapporto di resistere nel tempo. Bisogna un po’ mettere da parte i gesti impulsivi e assumere il controllo di quella relazione.
Per aiutare le coppie in questa ardua impresa ci sono però diversi modi, che chiamo “ingredienti”, da utilizzare. Il primo ingrediente è dare le giuste attenzioni al proprio partner.
Il fidanzamento è un’attività a tempo pieno, per cui bisogna sempre essere presenti nella vita dell’altro. Ovviamente il tutto senza esagerare, altrimenti il rapporto diventa asfissiante e si ottiene il risultato contrario.
Il secondo ingrediente è invece l’ironia. Prendersi in giro a vicenda, sui propri punti deboli e sui difetti migliora la complicità. Può smorzare la pesantezza dei litigi ed aiutare a comprendere i limiti di chi abbiamo a fianco. L’amore è sentirsi a proprio agio, non avere paura di mostrarci per quello che siamo. Ed eccoci quindi al terzo ingrediente: ascoltare il proprio partner.
Questo non vuol dire soltanto sentire ciò che lui dice, ma soprattutto riuscire a scorgere nei sui gesti, nei suoi silenzi, quello che non dice. Infatti, a volte, può capitare che nella coppia si tenti a mascherare la tristezza per non destare preoccupazione. In questi casi, solo uno sguardo acuto sull’altra persona può permetterci di capirlo e risolvere il problema insieme.
Anche la sincerità è un fattore fondamentale. Senza la sincerità non può nascere un rapporto di fiducia. Nella vita di tutti i giorni non possiamo fare a meno delle bugie, per non ritrovarci in situazioni spiacevoli. Tuttavia bisognerebbe evitare di raccontare menzogne, almeno all’uomo o alla donna che abbiamo scelto. Se nemmeno lui/lei è in grado di comprenderci, allora c’è qualcosa che non va.
Infine, l’ultimo ma non meno importante ingrediente è… la spontaneità. Migliorare i difetti, non vuol dire eliminarli del tutto. Anche i difetti costituiscono la persona che siamo e che non dobbiamo mai reprimere.
Quindi dobbiamo essere quello che siamo, provando a migliorarci sempre, senza però trasformarci in qualcun’altro. Le persone ci devono amare per quello che siamo, la perfezione non esiste.