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Buco nero supermassivo a 8 miliardi di anni luce dà spettacolo

Sul finire del 2016 team di astronomi impegnati in attività di ricerca con telescopi differenti distribuiti in varie nazioni tra il nord America e l’Europa rilevano una sorgente luminosa proveniente da una galassia distante ben 8 miliardi di anni luce: un buco nero supermassivo che emette getti di plasma dall’aspetto alquanto bizzarro, decisamente serpentiforme.

Una ricerca, di recente pubblicata su Nature,  guidata da ricercatori italiani dell’Inaf, istituto nazionale di astrofisica, mette in luce la caratteristica strana di una galassia vecchia di otto miliardi di anni, che irradia nello spazio energia sotto forma d plasma e radiazioni, ovviamente, a differente lunghezza d’onda; energia che appare come un serpente, snodato lungo un percorso di diversi centinaia di anni luce in estensione nel cosmo. 

Ciò che ha stupito della potente emissione di energia è la variabilità nell’intensità della radiazione, del resto spiegabile nella disomogeneità delle lunghezze d’onda trasmesse.

Non è la prima volta che un buco nero dà spettacolo confermando da un lato la propria esistenza, ad oltre un secolo dalla loro teorizzazione, dall’altro la loro natura violenta e spettacolare per i fenomeni, che grazie ai mezzi odierni si riesce a rilevare dalla Terra.

Oggi abbiamo conferma che molte galassie, tra cui la nostra Via Lattea con il suo Sagittarius A, posseggono un buco nero supermassivo al centro del disco galattico, con dimensioni mostruose dell’ordine di milioni di soli, in grado oltretutto di emettere energia e non, semplicemente, assorbire; quest’ultimo aspetto conferma che il buco nero non è il luogo del non ritorno, oltre il cosiddetto “orizzonte degli eventi” ossia quel limite della struttura del buco nero stesso che impedisce alla luce e alla materia di sfuggire. Oggi, infatti, il buco cosmico è visto come perturbazione spazio-temporale che distorce il tessuto del Cosmo, generando  spettacolari fenomeni come si evince dagli esiti di della recente individuazione, appunto, di un serpente di energia a otto miliardi anni luce dalla Terra.