Meteorologia spaziale: su Kepler 13 Ab neve di Diossido di Titanio

keplerKepler 13Ab è un esopianeta gigante distante ben 1700 anni luce dalla Terra e presenta una caratteristica nuova, insolita, alla luce dei dati raccolti dal telescopio orbitale Kepler: una pioggia sotto forma di fiocchi, simile alla neve, ma costituti chimicamente da Diossido di Titanio nell’atmosfera del corpo celeste.

Astronomi della Penn State University avrebbero scoperto il pianeta che orbita intorno alla stella Kepler 13A lungo un percorso orbitale ravvicinato, venendosi a trovare in un campo gravitazionale, quello della stella madre, così forte da rendere la rotazione del pianeta uguale alla rivoluzione.

Allo stesso modo della Luna, il satellite naturale della Terra, che mostra sempre la stessa faccia all’osservatore, come conseguenza della durata circa uguale dei due moti principali del corpo celeste, Kepler 13Ab rivolgerebbe sempre la stessa faccia alla propria stella, mantenendo una temperatura superficiale intorno ai 2700 gradi Kelvin, abbastanza elevata se paragonata ad una magma emesso da un vulcanico terrestre, che, solitamente, raggiunge temperature intorno ai 600-1000 gradi.

La faccia nascosta del pianeta, avvolta dal buio perenne, invece, dimostra altre caratteristiche, diametralmente opposte, specie a livello atmosferico. Kepler 13Ab è un esopianeta gigante gassoso con una massa ben sei volte quella di Giove e con una atmosfera soggetta ad una forza di attrazione gravitazionale non indifferente, che ne condiziona le dinamiche.

Ebbene, sul lato oscuro del pianeta le osservazioni avrebbero consentito di tracciare la formazione di nuclei solidi di Diossido di Titanio, uno degli ingredienti dei filtri solari, che si muoverebbero dagli strati alti dell’atmosfera verso quelli inferiori rimanendovi intrappolati.

La meteorologia spaziale, che di certo non è una disciplina ufficiale, ma le  cui prime rilevazioni sulle condizioni “meteo” in un pianeta che non sia la Terra, aprono nuovi scenari della esplorazione spaziale, soprattutto nella prospettiva di individuare un pianeta roccioso di tipo terrestre dotato di atmosfera comparabile al nostro pianeta.