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Omicidio Vannini, parla l’avv. Gnazi: “Spero che i Ciontoli dicano la verità”

Nonostante la sentenza definitiva sia stata emessa si continua a parlare dell’omicidio Vannini, questa volta a dire la sua è stato l’avvocato della famiglia Vannini, Celestino Gnazi. Lui, come molti, è convinto che la famiglia Ciontoli ad oggi non abbia ancora rivelato come sono andate realmente le cose la notte in cui Marco è morto.

Cambia il Mondo di Fabio Bellucci l’avvocato Gnazi ha lanciato un appello: “Spero che i condannati nel loro percorso di recupero ci dicano finalmente tutta la verità per consentire ai genitori di essere più sereni.” Ha continuato dicendo che una verità oggettiva ad oggi non c’è. Pensa che la verità non l’avranno mai. Sono stati i Ciontoli a raccontare ciò che è accaduto quella notte ma il legale della famiglia Vannini ha definito le loro parole piene di contraddizioni.

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Anche la madre di Marco Vannini, Marina, spera che i Ciontoli in carcere possano finalmente liberare le loro coscienze. Ha fatto però sapere che non crederebbe più a ciò che dicono. A detta sua solo Marco avrebbe potuto raccontare la verità, pensa però che la giustizia abbia fatto il suo corso. Il padre di Vannini ha fatto sapere che dopo la sentenza il suo stato d’animo è più tranquillo. Ci ha tenuto però a precisare che non sono felici perché alla fine non c’è nulla da essere contenti. I Ciontoli hanno perso la libertà ma loro hanno perso un figlio.

I genitori di Marco Vannini contro Martina e Federico, l’avvocato Gnazi replica ai legali della famiglia Ciontoli

I genitori di Marco Vannini hanno commentato la presenza di Martina, all’udienza in Cassazione. La madre del ragazzo ucciso pensa che lei e il fratello volevano far arrivare il messaggio che lì c’erano due giovani. Ha poi aggiunto: “Però quei due ragazzi giovani hanno contribuito a far morire Marco, anche lui giovane. Aveva 20 anni.” 

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L’avvocato Gnazi ha poi replicato alle dichiarazioni dei legali della famiglia Ciontoli dicendo che non accetta che si dica che la sentenza sia stata guidata dalle televisioni, dai giornali e dai media che ne hanno parlato. Ha poi concluso dicendo che la sentenza è stata scritta da giudici straordinari.