Inizia martedì 18 maggio l’Eurovision Song Contest, che quest’anno vedrà l’Italia in competizione rappresentata dai Maneskin. Per vedere la band romana esibirsi sul palco bisognerà però attendere l’ultima serata di sabato 22 maggio. Come ogni anno, i cinque Paesi fondatori (Francia, Spagna, Italia, Germania, Regno Unito) e il Paese ospitante (l’Olanda in questo caso avendo vinto la scorsa edizione) sono di diritto in finale.
Su Rai 1 in prima serata il 22 maggio dunque potremo ascoltare ”Zitti e buoni” competere a livello internazionale dopo aver trionfato nel nostro Festival di Sanremo. Sarà una versione leggermente modificata della canzone originale, in rispetto delle regole dell’Eurovision durerà di meno e sono state eliminate le parolacce. Intanto i Maneskin stanno già riscontrando ottimi riscontri dai bookmaker che li mettono tra i possibili vincitori.
I Maneskin sul podio per gli scommettitori
Dopo aver ascoltato le prime prove di tutte le canzoni in gara, sono partite come di consueto le prime quotazioni. Secondo Eurovision World queste vedono la nostra band in ottima posizione, sono al secondo posto. Prima di loro c’è la Francia, che con Barbara Pravi e la sua ”Voilà” è al momento la favorita per la vittoria. Al terzo posto si piazza Malta con Destiny e il brano ”Je me casse”.
E’ molto curioso ed interessante un altro pronostico stilato da Booking.com, frutto di una media tra le canzoni e i luoghi più ospitali. Sono stati messi insieme infatti i punteggi medi dei pezzi in competizione con quelli delle recensioni lasciate dai viaggiatori sulla piattaforma da maggio 2019. In cima a questa classifica particolare c’è l’Italia con i Maneskin, seguita da Grecia, Malta, Croazia e Francia.
Le dichiarazioni della band prima dell’Eurovision
In occasione del tradizionale Meet&Greet pre-Eurovision hanno partecipato anche i Maneskin, che hanno risposto ad alcune domande dei giornalisti. In particolare gli è stato chiesto dei loro inizi, di quando suonavano come artisti di strada a Roma: ”Di base abbiamo iniziato ad esibirci perché avevamo bisogno di soldi per una strumentazione migliore, per tentare di auto-produrci. Abbiamo suonato per un anno e mezzo, ricordo che riuscimmo ad ottenere una prima sessione di registrazione, per strada abbiamo imparato ad attirare l’attenzione della gente che credo sia una delle cose più importanti”.
Inoltre alla domanda su come si sentano a rappresentare l’Italia con un brano rock e in lingua originale hanno detto: ”Siamo molto orgogliosi, non ci aspettavamo di vincere Sanremo e siamo felicissimi dei feedback che abbiamo ricevuto da marzo ad oggi. E’ stata una sfida scrivere un testo in italiano, ed è stata una scommessa vincente. Di snaturare Zitti e buoni traducendola non ci andava”.
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