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Vanessa Zappalà: l’ex la spiava tramite un virus informatico sul cellulare

A pochi giorni dal brutale omicidio di Vanessa Zappalà si continua ad indagare per fare chiarezza sull’intera e drammatica vicenda avvenuta nella notte di domenica. La 26enne stava facendo una passeggiata sul lungomare di Acitrezza insieme ad alcuni suoi amici quando l’ex fidanzato l’ha raggiunta e ha aperto il fuoco contro di lei. Antonino Sciuto l’ha colpita con sette colpi di pistola, uno dei proiettili l’ha raggiunta alla testa e non le ha lasciato scampo.

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Il 38enne continuava a perseguitare e minacciare la vittima dopo la fine della loro relazione, a quanto pare non riusciva ad accettare la loro rottura. Quella sera Vanessa era andata sul lungomare non con la sua auto ma con quella dei suoi amici, lo aveva fatto proprio per non farsi rintracciare dall’ex ma il suo tentativo è stato inutile. Come ha fatto l’uomo a scoprire dove fosse? È saltato fuori che era un esperto di sistemi di tracciamento e componenti elettroniche per le autovetture.

Gli agenti che indagano sull’omicidio-suicidio hanno preso il cellulare di Vanessa per effettuare alcuno accertamenti. Si pensa che Antonino Sciuto potrebbe aver messo un virus informatico nel telefono dell’ex compagna per poterla sempre pedinare e spiare. Potrebbe averla rintracciata in questo modo la notte in cui l’ha uccisa.

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