Si torna a parlare dell’omicidio di Gabby Petito, la giovane blogger 22enne scomparsa lo scorso 11 settembre 2021 durante un viaggio in America insieme al fidanzato Brian Laundrie, un ragazzo di 23 anni. Al suo ritorno il ragazzo disse alla famiglia della fidanzata che si era allontanata di sua spontanea volontà. Le sue dichiarazioni però non convinsero in familiari della vittima, ne denunciarono infatti subito la scomparsa.
Il cadavere della 22enne è stato ritrovato in un parco del Wyoming il 19 settembre. Dall’esame autoptico è emerso che la sua è stata una morte molto violenta, è stata strangolata. Gabby Petito e il fidanzato mentre erano in viaggio erano stati fermati dalla Polizia a causa di una lite troppo animata. Questo insieme ad altri dettagli aveva subito fatto pensare che fosse lui il responsabile della sua morte. A metà settembre il 23enne ha fatto perdere le sue tracce, è stato poi trovato senza vita lo scorso ottobre, si è suicidato con un colpo di pistola alla testa.
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L’FBI ha rivelato che il fidanzato della 22enne prima di morire ha confessato di essere stato lui ad ucciderla. Lo ha scritto in un’agendina che è stata ritrovata accanto al suo cadavere. Questo è ciò che ha scritto: “Sono stato io a uccidere Gabby Petito“. Dopo aver ucciso la fidanzata il ragazzo aveva provato a camuffare i fatti scambiandosi messaggi con il suo telefono e quello della ragazza per far credere che fosse ancora viva.