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Mariupol, bombardamenti uccidono bimbo di 18 mesi: inutile la corsa in ospedale

La terribile vicenda è avvenuta a Mariupol, città Ucraina colpita dagli attacchi russi. A perdere tragicamente la vita un bimbo di soli 18 mesi a causa dei bombardamenti. In seguito all’accaduto in preda alla paura e alla disperazione i genitori della vittima lo hanno portato immediatamente all’ospedale, anche questo distrutto dai bombardamenti. I due avevano provato a soccorrerlo per salvargli la vita, ma non ci sono riusciti.

Giunti in ospedale i medici per controllare le ferite riportate dalla giovanissima vittima hanno dovuto utilizzare le torce dei cellulari. L’intervento dei sanitari si è però rivelato inutile, le ferite del bimbo erano troppo gravi, non ce l’ha fatta. Al momento sembrano essere circa 2000 i civili uccisi dalle truppe russe, l’esercito di Putin ha violato gli accordi bombardando le aree destinate alla fuga sicura dei civili, questi infatti non hanno potuto lasciare la città.

I civili sono tornati a rifugiarsi nei bunker per sopravvivere ai bombardamenti dei russi, gli attacchi negli ultimi giorni sono sempre più violenti. A Mariupol iniziano a scarseggiare acqua, cibo ed energia elettrica. Sembra che la strategia dei russi, stando a quanto riferito dalle autorità ucraine, sia proprio quella di sfinire la città lasciandola senza riscaldamento, cibo e acqua.

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