El Niño è una delle più importanti fluttuazioni climatiche del nostro pianeta. Si presenta una volta ogni 3-7 anni, con un ciclo di vita di 5-6 mesi: durante questo periodo l’Oceano Pacifico orientale presenta un notevole riscaldamento, che ha importanti ripercussioni sulle correnti atmosferiche.
Sul Pacifico occidentale si forma un’alta pressione, che porta forti siccità sull’Australia, mentre una bassa pressione sul Pacifico orientale causa violente piogge e inondazioni sulle Americhe occidentali (SFOGLIA LA GALLERY IN ALTO).
GLI EFFETTI DEL SUO ARRIVO IN EUROPA:
L’attuale El Niño, che interesserà il nostro Continente, ha… iniziato a manifestarsi alla fine del 2014, ma è poi rimasto in una fase di stallo fino alle ultime settimane. Al momento è difficile dire se sarà debole, medio o intenso, ma gli studi con i modelli climatici concordano nell’affermare che potrebbe avere il suo apice attorno a questo inverno, più precisamente intorno a dicembre/febbraio 2015/2016.
Si ipotizza che la presenza del Niño possa alterare la piovosità europea, in particolare durante l’inverno, portando ad una stagione invernale più fredda e meno piovosa al nord-centro Europa e più piovosa e fredda nel Sud Europa. Favorendo di conseguenza copiose nevicate a bassa quota. In corrispondenza di un ciclone artico in possibile arrivo sul nostro Continente, El Nino e le sue intense precipitazioni potrebbero creare non pochi danni e disagi gravi, sopratutto nelle grandi città.
CONSEGUENZE SUL CLIMA MONDIALE:
Ancora non è chiaro quanto un fenomeno di El Niño possa… interessare il clima dell’intero pianeta (e in particolare quanto effettivamente influisca sul clima sull’Europa), ma è certo che interessa (oltre che le Americhe, l’Australia e l’Europa) il Sud-est asiatico, le Filippine e il Brasile occidentale.