Lo studio, intitolato The Gender Gap in Religion, è stato condotto incrociando i dati raccolti in diversi paesi del mondo. Nella maggior parte dei casi risulta, appunto, che le donne abbiano una “predisposizione” maggiore verso la religione. Inoltre, al di là dell’essere praticante o meno, il gentil sesso dà un’importanza e un peso diverso alla materia. Un quarto della popolazione ritiene che crede in Dio sia un aspetto fondamentale della propria vita, solo il 18% degli uomini la pensa allo stesso modo.
L’indagine è stata condotta in 81 paesi: di questi, in 30 (dove la maggior parte della popolazione è cristiana) la percentuale femminile di credenti supera di molto quella maschile. I dati raccolti in Inghilterra, ad esempio, indicano che il 23% delle donne prega ogni giorno contro il 14% degli uomini. Nei paesi in cui la c’è una maggiore affermazione della religione mussulmana, invece, sembra essere presente il fenomeno contrario: gli uomini sono più credenti e praticanti delle proprie donne.