È ormai diventato comune l’idea che per bisogna dormire sempre tanto, circa 8 ore a notte per essere pronti ad affrontare una nuova giornata. Gli esperti però sottolineano che un sonno così lungo, invece che dare sollievo all’organismo, rischia di danneggiare il riposo stesso. “L’uomo dovrebbe invece dormire precisamente… 4 ore – spiegano – svegliarsi e poi tornare a dormire per altre 4 ore”. In totale risulterebbero sempre 8 ore ma in questo modo, durante le successive ore di riposo, l’organismo riesce ad espellere meglio lo stress accumulato.
Dormire 8 ore per notte sembra una delle tipiche ricette tramandate nel tempo. Gli esperti però hanno precisato che il consiglio è arrivato ai nostri giorni privo di un dettaglio fondamentale. L’interruzione del sonno infatti permette all’organismo di scaricare meglio lo stress, per questo va preferito un riposo bifasico ad uno ininterrotto. In questo modo, nelle prime ore il corpo “raccoglie” lo… stress accumulato durante il giorno e nella seconda fase di riposo lo espelle. La pausa di mezzo deve però non deve essere un momento sedentario. “È il momento migliore per elaborare idee originali – suggeriscono gli esperti – Disegnate, pensate, scrivete, ma non dormite e non state fermi”.
Secondo gli esperti, l’organismo umano in passato si autoregolava per quanto riguardava il riposo. Dagli anni 20, però, questo bioritmo è stato sconvolto dallo sviluppo della “vita notturna”, che con il passare degli anni ha cambiato, in peggio, le nostre abitudini. Da allora, è rimasto impresso il consiglio di dormire 8 ore per notte ma nessuno ha mai menzionato di dover fare una “pausa” dopo 4 ore. Un dettaglio trascurabile per molti, che preferiscono un riposo continuo e senza preoccupazioni, quindi a loro parere “migliore”. A smentire quest’idea, il professore di neuroscienza di Oxford, Russell Foster. L’uomo infatti ha confermato che circa il 30% dei problemi di salute di un individuo sono causati dalle cattive abitudini legate al sonno.