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Sono migliaia i rifugiati siriani e curdi che hanno invaso la stazione ferroviaria ungherese di Keleti per lasciare il Paese e raggiungere la Germania e l’Austria. Il flusso di migranti ha costretto la polizia locale a chiudere la stazione. Solo ieri sono arrivati in treno a Vienna da Budapest 3mila 650 migranti. Angela Merkel ha dichiarato di non vedere alcuna corresponsabilità in quello che sta accadendo in Ungheria.
Un’altra spaventosa esplosione è avvenuta in Cina, nello stabilimento chimico-industriale Lijin, a sole due settimane di distanza dall’incidente avvenuto nell’impianto di Tianjin. L’esplosione è avvenuta nello stabilimento dopo le 23.30 locali, le fonti locali non hanno ancora rivelato la presenza di eventuali morti o feriti.
Ruspe da lanciare, due marò da salvare, Zingarello, Terrone e il musulmano Azziz i nemici da sconfiggere: così Matteo Salvini diventa protagonista di un videogame satirico, disponibile a partire da settembre
Due medici italiani in partenza per New Dehli. Il padre: “Si sta curando, ora sta un po’ meglio”. Ministero della Difesa in contatto con le autorità indiane: “Girone è monitorato e seguito bene dai medici indiani”
Decine di migranti sono stati trovati morti in un tir abbandonato lungo l’autostrada orientale A4 tra il Burgenland Neusiedl e Parndorf, in Austria. Gli investigatori austriaci hanno spiegato che i migranti potrebbero essere morti qualche giorno prima del ritrovamento.
