La notizia è giovane
Lisa Borch, una 15enne danese ossessionata dai video dell’Isis in cui gli ostaggi vengono brutalmente decapitati, ha ucciso la madre pugnalandola con un coltello da cucina assieme al fidanzato, il radicale iracheno Bakhtiar Mohammed Abdulla. I due avevano progettato una fuga in Siria dopo l’omicidio per combattere insieme all’Isis.
Un’immagine agghiacciante, proveniente dalla città Palmira, mostra un bambino che taglia la testa a un capitano dell’esercito siriano. “I nostri occhi non sono solo su Palmira, Homs o Damasco. I nostri occhi sono su Gerusalemme e su Roma”, ammette un jhadista.
Una lite furibonda tra un transessuale ecuadoriano e una donna di 52 anni finisce con un omicidio. Il giovane transessuale ecuadoriano, ora in carcere, ha accoltellato più volte la donna, l’ha decapitata e ne ha lanciato la testa fuori dalla finestra. Matteo Salvini ha commentato quando accaduto su Facebook e ha scaricato la colpa sugli stranieri.
La famiglia di Peter Kassig, minacciato di morte dall’Isis nel video della decapitazione di Alan Henning, pubblica su Twitter una lettera scritta lo scorso 2 giugno. Queste sono una parte delle parole che è possibile leggere: “Ho paura di morire, ma la cosa più difficile è non sapere, immaginare, […]
L’Isis colpisce ancora e torna a trasmettere il terrore attraverso la rete: terza decapitazione in meno di un mese. Questa volta a farne le spese è l’ostaggio britannico David Cawthrne Haines, scomparso circa un anno fa. Era stato sequestrato insieme al nostro Federico Motka liberato nel mese di maggio. […]
