Nonostante la parziale ripresa del mercato del lavoro registrata a marzo, che ha spinto il tasso di disoccupazione ai minimi dal 2012, l’Istat rileva un panorama occupazionale sempre più disomogeneo, con le classi senior (dai 50 anni in su) avvantaggiate a scapito delle più giovani. La generazione ’80, definita da Draghi la più istruita di tutti i tempi, si conferma una delle più penalizzate.