La notizia è giovane
Dopo aver combattuto in prima linea Vladimir Putin batte in ritirata lasciando il mondo intero a bocca aperta. Ieri il presidente russo ha sorpreso e scioccato tutti annunciando l’inizio del ritiro delle truppe russe dalle Siria e dichiarando che nel complesso la missione era riuscita.
I presidenti Barack Obama e Vladimir Putin sono stati concordi sulla necessità di cercare una nuova mediazione al fine di risolvere la crisi siriana e debellare la minaccia dell’Isis. Obama si è mostrato fermo e risoluto sul fatto che Mosca dovrà porre fine ai raid aerei in Siria.
Le Nazioni Unite hanno annunciato oggi di sperare di riuscire a distribuire gli aiuti umanitari nelle città assediate dai ribelli in Siria entro 24 ore. Gruppo internazionale di sostegno alla Siria, nel frattempo, ha concordato sulla “cessazione delle ostilità” contro la Siria, misura che non sarà applicata alla lotta contro l’Isis.
Torture, omicidi, stupri e altre atrocità senza nome sono state commesse dal governo siriano nei confronti dei detenuti politici. Le accuse choc dell’Onu.
I primi convogli di aiuti umanitari sono arrivati lunedì 11 gennaio a Madaya, la città degli scheletri ambulanti, in cui gli abitanti erano lasciati morire di fame e di stenti dal governo di Damasco. Nella città, assediata da luglio, gli abitanti erano arrivati a cibarsi di foglie o addirittura cacciavano i pochi gatti e cani rimasti per mangiarli.
