Madia: “Pochi soldi, stipendi degli statali bloccati nel 2015”

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E’ il ministro della Pubblica Amministrazione Marianna Madia a dare l’annuncio: non ci sono più soldi, quindi gli stipendi degli statali rimarranno bloccati anche nel 2015. “In questo momento di crisi le risorse per sbloccare i contratti a tutti non ci sono”, le parole del ministro. Il governo, invece, sottolinea l’importanza della misura degli 80 euro, stanziati dal decreto Irpef: “prima di tutto guardiamo a chi ha più bisogno e quindi confermiamo gli 80 euro, che vanno anche ai lavoratori pubblici”.

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LA REAZIONE DEI SINDACATI – Non si fa certo attendere la risposta dei sindacati. Uno dei primi a commentare le parole del ministro Madia è Raffaele Bonassi, segretario della Cisl: “Eliminassero gli sprechi negli enti locali, nelle Regioni, nei Comuni e nelle aziende municipalizzate. Ma non tolgano soldi ai dipendenti statali. Stiamo ancora aspettando iniziative di spending review”. D’altronde la Cisl già nei giorni scorsi si era schierata contro un possibile blocco degli stipendi degli statali, definendo questa ipotesi “inaccettabile”.

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“LA GOCCIA CHE FA TRABOCCARE IL VASO” – Ma non è solo la Cisl ad attaccare il governo: anche il segretario della Uil, Antonio Focillo, si scaglia contro il ministro Madia: “Si tratta della classica goccia che farà traboccare il vaso e rischia di essere la miccia che farà esplodere un autunno veramente caldo nel pubblico impiego”. Tuttavia è lo stesso ministro a provare a stemperare gli animi e ricorda che “i contratti sono bloccati da quando è iniziata la crisi. Tutti insieme, governo e parti sociali, adesso dobbiamo portare il paese fuori dalla crisi. I dati dell’economia li abbiamo visti, in una situazione di crisi la cosa importante è l’alleanza con chi ha più bisogno”.