Cosa non si vede in campagna elettorale! Quando si pensa di essere ormai abituati ad ogni genere di trovata, ecco che il candidato alla presidenza statunitense Donald Trump chiama in causa niente poco di meno di una principessa Disney. Si tratta della biondissima Elsa, protagonista del film campione d’incassi Frozen. Ma andiamo a vedere la vicenda nei particolari.
La diatriba sarebbe iniziata con un discutibile tweet del candidato repubblicano indirizzato in modo dispregiativo ad Hilary Clinton. Il post incriminato avrebbe mostrato l’avversaria di Trump vicino ad una stella a sei punte, in cui compariva la scritta: “La candidata più corrotta di sempre“. Il gesto, come prevedibile, non è stato accolto in modo positivo, e ha addirittura portato a formulare accuse di antisemitismo nei confronti di Trump stesso.
Per tentare di sdrammatizzare e soprattutto per giustificarsi, l’altra notte Trump ha pubblicato la foto di un libro per bambini di Frozen che contiene sulla copertina una stella a sei punte, e l’ha corredata con la scritta “dishonest media”. Questo per dire che la stella può essere utilizzata in modo neutrale senza che simboleggi per forza la stella di David, e che quindi la sua affermazione era stata fraintesa.
Insieme alle centinaia di polemiche e parodie che si sono scatenate di fronte a questa trovata, anche Hilary Clinton ha voluto dare una risposta al suo avversario, con un’altro tweet che recita “Do you want to build a strawman” (trad. “Vuoi costruire un’argomentazione fittizia?”), in riferimento al titolo della canzone di Frozen “Do You Want to Build a Snowman?”. Dopo questa risposta, non resta che vedere se Trump farà di nuovo ricorso alla regina delle nevi, che rischia di diventare la protagonista non solo del film ma anche della campagna elettorale.