Obama espelle 35 funzionari russi: possibile guerra fredda in arrivo

STATI UNITI – Dopo una lunga serie di accuse e ritorsioni, la questione delle presunte influenze di hacker russi sulle elezioni americane è esplosa durante le feste natalizie. Infatti, il presidente uscente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha deciso di far espellere 35 funzionari russi dagli USA. Secondo quanto riferito dalla Cnn, la risposta del presidente russo, Vladimir Putin, non si è fatta attendere. Le autorità russe hanno chiuso una scuola anglo-americana di Mosca, dove studiavano molti bambini del personale d’ambasciata britannico e canadese, nonché altri ragazzi di diverse nazionalità.

Anche il presidente attuale degli USA, Donald Trump, ha preso la parola, anche se con molta cautela. Trump ha ribadito la propria linea che si discosta da quella di Obama e ha affermato che gli Stati Uniti dovrebbero procedere verso cose migliori e più grandi. Il presidente Usa ha dichiarato che nei prossimi giorni incontrerà i leader dell’intelligence per essere aggiornato sui fatti. La posizione di Donald Trump è molto diversa da quella dei leader del partito repubblicano che appoggiavano le misure di Obama, ma ne vorrebbero di più severe. L’amministrazione di Washington ha annunciato che ha tutto il diritto di sanzionare il comportamento dei russi, in quanto avrebbero tutte le indicazioni che gli hacker di Putin continueranno ad interferire nelle elezioni democratiche di altri Paesi.

La Casa Bianca ha affermato che i due cittadini russi, Evgeniy Bogachev e Aleksey Belan, sono noti cyber criminali e sono i responsabili delle intrusioni nel sistema finanziario internazionale, ai danni di diverse compagnie americane. Le autorità americane spiegano infatti che Bogachev e alcuni suoi complici hanno rubato oltre 100 milioni di dollari a istituzioni Usa. Il portavoce degli Esteri russo, Maria Zakharova non ha fatto aspettare la sua risposta. “L’America e il popolo statunitense sono stati umiliati dal loro presidente. Non da truppe internazionali né da truppe nemiche. Questa volta lo schiaffo a Washington lo ha dato proprio il suo signore” ha dichiarato Zakharova. Il portavoce ha inoltre accusato l’amministrazione uscente di Obama di essere un “gruppo di falliti” in politica estera, nonché arrabbiati e poco intelligenti.

L’annuncio del ministero degli Esteri russo è arrivato nonostante il portavoce di Cremlino, Dmitri Peskov, aveva rassicurato che Vladimir Putin non avrebbe adottato immediatamente delle sanzioni contro gli Stati Uniti. Il presidente della Russia ha infatti dichiarato più volte che l’amministrazione russa non ha interferito nelle elezioni americane.