Il 25 ottobre a Bologna, l’assessore alla Sanità Sergio Venturi ha proposto contraccettivi gratis per gli under 26. Il fine e quello di prevenire gravidanze indesiderate e malattie sessualmente trasmissibili. La proposta prevede anche spazi per “giovani adulti”, ovvero degli sportelli per la fascia 20-34 anni, “pensati per fornire gli strumenti per una pianificazione familiare consapevole, informare i cittadini sull’evoluzione della fertilità, promuovere attivamente stili di vita sani per la protezione della salute riproduttiva”. L’accesso a questi sportelli sarà diretto, senza oneri, appuntamento e impegnativa del medico. Ce ne sarà almeno uno per distretto, e saranno composti da ginecologo, psicologo e ostetrica.
Venturi ha dichiarato : “vogliamo promuovere e rafforzare servizi mirati, dedicati ai giovani e giovanissimi. In quest’ottica, dare alle donne, e agli uomini, la possibilità di procurarsi metodi anticoncezionali gratuiti è oltre che fisica, un elemento di protezione, psicologica: l’esperienza della gravidanza inaspettata, sia che si decida di portarla avanti che di interromperla, incide profondamente sul vissuto delle persone, tanto più se molto giovani. Dunque la contraccezione gratuita può contribuire a far diminuire sensibilmente le gravidanze inaspettate e ridurre ulteriormente le interruzioni volontarie di gravidanza, seppur già in costante calo in Emilia-Romagna a partire dal 2006″.
I contraccettivi saranno inoltre offerti gratuitamente a donne fino a 45 anni di età, che riversino in un particolare stato di bisogno. Ovvero alle donne di età compresa fra i 26 e i 45 anni con esenzione E02 (disoccupazione) o E99 (lavoratrici colpite dalla crisi) nei 24 mesi successivi a una interruzione volontaria di gravidanza e nei 12 mesi successivi al parto. Per tutte queste categorie è prevista inoltre la gratuità anche della visita per la contraccezione e l’inserimento e rimozione dei dispositivi intrauterini e impianti sottocutanei.