Pagare le tasse attraverso la cessione di beni culturali allo Stato: è questa l’iniziativa di Dario Franceschini. Lo scorso 12 ottobre, il ministro dei Beni e delle Attività Culturali ha firmato un decreto per ricostituire la commissione consultiva del governo, il cui compito è quello di valutare tutte le proposte di cessione di opere d’arte allo Stato. In realtà in Italia esiste da tempo una legge che consente di pagare le imposte attraverso la cessione di opere d’arte: risale addirittura al 1982. Eppure, “salvo casi sporadici, non è stata mai attuata con convinzione”, afferma lo stesso Franceschini.
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La commissione sarà composta da due rappresentanti del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e da tre del Ministero dell’Economia e delle Finanze. L’incredibile è che questa commissione, prevista già dalla legge del 1982, è rimasta inattiva sino al 2010. Questo è sicuramente il motivo principale della scarsa diffusione di tale tipologia di pagamento tra i contribuenti. Infatti, a partire dal maggio 2010 pochissime opere sono finite sul tavolo della Commissione e soltanto una è stata accettata: un dipinto di Alberto Burri intitolato “Bianco e Nero” e valutato circa 100mila euro.
ANCHE ARTE CONTEMPORANEA – Quali opere d’arte potranno essere valutate dalla commissione? “Beni culturali vincolati e non vincolati, opere di autori viventi o la cui esecuzione risalga anche a epoca inferiore al cinquantennio”. Quindi non solo quadri e sculture del passato, archivi storici, biblioteche e manoscritti antichi, ma anche opere d’arte contemporanea. Lo stesso Dario Franceschini sottolinea l’importanza di questa legge, ricordando come “l’esperienza di altri paesi europei, l’Inghilterra prima fra tutti, ne dimostri le grandi potenzialità”.
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L’OBIETTIVO – Il ministro spiega anche le ragioni che stanno alla base di tale decisione: “In questo modo lo Stato adempie ad un duplice obiettivo: da un lato, in un momento di crisi, consente ai cittadini di assolvere ai propri obblighi fiscali tramite la cessione di opere d’arte, dall’altro, torna ad acquisire patrimonio storico e artistico”. Quando tutto questo entrerà concretamente in vigore? Il decreto, firmato dal ministro Franceschini, deve essere registrato presso la Corte dei Conti entro trenta giorni: una volta registrato, sarà possibile presentare le opere d’arte alla commissione.