SALUTE E BELLEZZA

Respira, medita, bevi caffè: i trucchi contro l’ansia proposti dalla scienza

Sensazione di intensa preoccupazione? Battito cardiaco che accelera e pressione che aumenta? Paura infondata? Questi sono solo alcuni dei sintomi dell’ansia, disturbo che colpisce in Europa più di 19 milioni di persone. L’individuo ansioso si sente spesso frustato, convive con un perenne senso di stress e prova timore nell’affrontare diverse situazioni che possono verificarsi nell’arco della giornata. Come sconfiggere un disagio che si alimenta delle nostre paure e che può, talvolta, impadronirsi delle nostre vite? A tal proposito ci viene in aiuto la scienza.

Annusare con i polmoni? Il naso non è il solo a percepire gli odori

Il naso è l’organo olfattivo per antonomasia. Attraverso i recettori presenti nelle sue cavità siamo in grado di percepire profumi e odori sgradevoli. Ma se non fosse il naso il solo responsabile delle sensazioni positive o negative avvertite dal nostro cervello in presenza dell’olezzo di una rosa o di un fastidioso tanfo di uova andate a male? Una ricerca dell’Università della Ruhr a Bochum (Germania) ha provato l’esistenza di due recettori olfattivi nei polmoni.

Empatia: viaggio tra i suoi confini. Ecco i paesi più sensibili alle emozioni

“Prima di criticare qualcuno, cammina per un miglio nelle sue scarpe”. Questa espressione, diventata ormai di uso comune, discende dai proverbi dei nativi americani e racchiude in sé l’assoluto significato di empatia. L’empatia è collegamento tra umani, connessione di emozioni, condivisione di pensieri; è quella capacità di mettersi nei panni degli altri ed interpretarne le gioie e i dolori. Il popolo italiano, con il suo calore e il suo entusiasmo, sembrerebbe essere il perfetto candidato per vincere lo scettro del popolo empatico per eccellenza. In realtà, uno studio sull’empatia condotto dalla Michigan University ha dimostrato come spesso gli stereotipi non viaggino di pari passo con la realtà.

Nobel per la Medicina a Yoshinori Ohsumi: la scoperta è l’autofagia

Il premio Nobel per la Medicina è stato assegnato ieri al biologo giapponese Yoshinori Ohsumi. Lo scienziato ha potuto confermare, a seguito di una ricerca durata vent’anni, l’esistenza dell’autofagia. Di cosa si tratta? L’autofagia è un meccanismo cellulare importantissimo che permette alla cellula di “mangiare se stessa” in caso di carenza nutritiva. Fagocitando i suoi stessi organelli “difettosi”, la cellula è in grado di sopravvivere e riciclarsi continuamente. Questo processo era già stato ipotizzato negli ’60, ma solo Ohsumi è riuscito a comprenderlo al meglio.