Valentino T., impiegato romano, sapeva di essere sieropositivo: la malattia gli fu diagnosticata ancora nel 2006. Negli ultimi anni ha tuttavia continuato ad avere rapporti sessuali non protetti con partner conosciute tramite chat o social network, tutte tra 20 e 30 anni. A loro ha sempre detto di essere in buona salute, fornendo anche un certificato medico al riguardo. Valentino si è così trasformato in un “untore di HIV” fino a quando, pochi mesi fa, una donna lo ha denunciato dopo aver appreso da un amico la verità sulla sua salute.