Agnelli – “Chiediamo al Santo Padre di evitare il sacrificio inutile di migliaia di creature, invitando i fedeli a santificare la Pasqua in un modo unico e speciale, senza sporcare di sangue una ricorrenza che assumerebbe una maggiore valenza etica se associata al messaggio cristiano di amore universale: non uccidere”. Con questo accorato appello la Lega Nazionale per la Difesa del Cane ha chiesto a Papa Francesco di farsi portavoce della consueta campagna pre-pasquale contro l’ uccisione di agnelli, “sacrificati” per imbandire le tavole delle popolazioni cristiane in occasione dei festeggiamenti della Santa Pasqua.
La Lega Nazionale per la difesa del Cane è solo l’ ultima, in ordine cronologico, associazione animalista ad abbracciare una causa, quella dell’ uccisione di giovani agnelli a scopo “alimentare”, che sta coinvolgendo un sempre crescente numero di cittadini italiani. I menu “cruelty free” nell’ ambito delle festività pasquali stanno prendendo sempre maggiore piede; tuttavia, vengono trucidati ancora troppi cuccioli in nome di una tradizione ritenuta, dai rappresentanti della Lega Nazionale per la Difesa del Cane, “Insensata e fuori dal tempo”. Gli agnelli “condannati” al macello – circa 700mila capi ogni anno – sono cuccioli di appena un mese di vita che, prima di essere uccisi, sopportano torture di ogni genere: vengono trasportati per ore in condizioni estreme, stipati per giorni senza cibo nè acqua, prima di essere letteralmente “torturati”, senza avere il diritto ad una morte il più veloce ed indolore possibile.
La Lega Nazionale per la Difesa del Cane spera di trovare in Papa Francesco un alleato per condurre, con successo, questa battaglia per la tutela della vita degli agnelli, creature di Dio. Quale migliore testimonial di Jorge Mario Bergoglio, in fondo? Il Pontefice ha fatto dell’ educazione il suo “baluardo” per sensibilizzare le masse, spiegando il suo pensiero in una collana di libri, nei quali auspica di toccare, con le sue parole cariche di amore per i propri fedeli, le corde dell’ animo umano. E’ noto, inoltre, l’ amore di Papa Francesco per i nostri amici animali. Durante il suo Pontificato, Bergoglio ha dovuto, purtroppo, assistere alla cattura, da parte di un falco, di una delle due colombe della pace liberate nel corso dell’ Angelus. I membri della Lega Nazionale per la Difesa del Cane attendono fiduciosi un responso positivo da parte del Capo della Chiesa cristiana, che certamente non tarderà ad arrivare, per mettere fine al brutale assassinio dei piccoli ed innocenti agnelli.