Costa Concordia, ultimo saluto al Giglio: si parte per Genova

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Isola del Giglio – Con un paio di giorni di ritardo rispetto alla “tabella di marcia” prevista dagli addetti ai lavori, la Costa Concordia saluterà per sempre l’ Isola del Giglio. La partenza del relitto, che per circa due anni e mezzo si è impossessata della suggestiva location toscana portando sull’ isola numerosi turisti attirati dalla “macabra” attrazione, è prevista per le ore 12:00 di oggi. La Costa Concordia verrà fatta ruotare di 180 gradi in due tempi: il “Titanic” italiano volgerà il suo muso prima all’ Argentario, per essere successivamente ruotata di altri 90 gradi per intraprendere il suo ultimo viaggio, direzione Genova.

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L’ EMOZIONE DI SLOANE. Visibilmente emozionato il regista dell’ “operazione Costa Concordia” Nick Sloane, che ha rilasciato una breve intervista ai cronisti che lo hanno raggiunto sul molo dell’ Isola del Giglio, prima della partenza verso la Liguria. “Sta andando tutto secondo i piani”, ha dichiarato un commosso Sloane, “ma solo quando saremo arrivati a Genova potremmo rilassarci. Oggi è un grande giorno per il Giglio”. Alle parole di Sloane fanno eco le affermazioni del capo della Protezione Civile Franco Gabrielli: “Solo quando saremo a Genova canteremo vittoria”, ha sentenziato Gabrielli, aggiungendo anche che “Questa operazione è uno spot per il Paese”, riferendosi ovviamente alla mole ingente di lavoro che si sta svolgendo, per ora senza intoppi, sull’ asse Giglio-Genova.

L’ arrivo della Costa Concordia nel porto di Genova – più precisamente, nel Terminal Europa, dove verranno svolte le prime operazioni di alleggerimento della nave – è previsto nella serata di sabato, mentre nella mattinata di domenica la nave attraccherà ufficialmente nel porto del Capoluogo ligure. Il Presidente dell’ Autorità Portuale Luigi Merlo si è dichiarato pronto ad ospitare il relitto che, neanche a dirlo, trascinerà dietro di sè un’ orda di curiosi, così come accaduto nella oramai nota Isola del Giglio. Stando ad alcune indiscrezioni, pare che gli albergatori della zona portuale abbiano iniziato a rincarare i prezzi delle proprie stanze: la motivazione è chiara. L’ arrivo della Costa Concordia a Genova, infatti, potrebbe essere l’ ennesimo evento mediatico seguito da troupe provenienti da ogni parte del globo. La speranza degli albergatori per rilanciare il business turistico potrebbe risiedere proprio in questa eventualità.

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GIROTTO: “CONVINTI DI FARCELA”. “Siamo sempre stati convinti di farcela”. Così ha commentato gli ultimi spostamenti della Costa Concordia il project manager del consorzio Titan-Micoperi Sergio Girotto, anch’ egli giunto al Giglio per supervisionare le ultime operazioni di rotazione della nave. “Ci sono stati tanti momenti difficili, ma non abbiamo mai temuto che l’ operazione non potesse finire con successo”. A proposito della rotazione della Costa Concordia, Girotto ha rivelato alla stampa che è stato forse questo il momento più complesso e delicato di questa operazione. “Dopo il parbuckling – continua il project manager – abbiamo preso in mano tecnicamente la situazione, e come si vede ora abbiamo il controllo completo e in un certo senso questa è ridiventata una nave“.

Sul fronte inquinamento – provocato dallo spostamento della Costa Concordia in mare aperto – il Ministro dell’ Ambiente Gian Luca Galletti rassicura: “Vigileremo che durante il viaggio tutto vada secondo le prescrizioni. Abbiamo fatto un’ analisi preventiva delle acque che attraverseremo, così nessuno un domani può addebitarci qualche eventuale responsabilità che invece è di altri “, ha concluso Galletti, lanciando una frecciata alla sua “collega” francese Ségolène Royal, preoccupata per l’ attraversamento della Costa Concordia al largo della Corsica. Alle dichiarazioni ottimistiche di Galletti sono seguite quelle della Direttrice dell’ Osservatorio Ambientale Maria Sargentini: “L’unico dato che risulta più elevato – spiega la Direttrice – riguarda una sostanza di derivazione della plastica, ma non ha rilievo da un punto di vista della contaminazione delle acque”.

La Costa Concordia, dunque, può partire. Lascia dietro di sè un’ isola, quella del Giglio, che per oltre due anni è rimasta “prigioniera” del dolore, delle polemiche, dell’ attenzione dei mass media mondiali giunti su suolo nostrano per “ammirare”, commentare, indagare su una delle tragedie del mare più cruente che la Storia dell’ uomo ricordi. E tutto per un inchino.