Matteo Renzi ha inviato una lettera aperta a tutti i senatori per sbloccare la situazione di stallo sulla riforma del Senato. “C’è chi vuole bloccare tutto. E c’è chi vuole cambiare iniziando da adesso”. Questo è il messaggio fondamentale lanciato dal premier, che prosegue: “Dalla vostra capacità di tenuta dipende molto del futuro dell’Italia. Siamo chiamati a una grande responsabilità: non la sprecheremo”. Pertanto l’invito di Matteo Renzi è chiaro: dare sostegno, garantire fiducia e dare la maggioranza al governo.
LEGGI ANCHE: Vertice Pd-M5S, Renzi: “Democratellum non dà governabilità”
UNA RIVOLUZIONE DEL BUON SENSO – Nella sua lettera Matteo Renzi afferma: “Si può essere d’accordo o meno con questa riforma, ma definirla svolta autoritaria significa litigare con la realtà. La modifica costituzionale di cui state discutendo supera il bicameralismo perfetto, semplifica il processo legislativo, riequilibra il rapporto Stato Regioni, abolisce il Cnel, disegna uno stato più efficace e semplice. Una rivoluzione del buon senso in linea con le principali esperienze costituzionali europee”.
RIFORME PER ESSERE CREDIBILI – Il premier inoltre sottolinea come l’importanza di queste riforme abbia una portata più ampia, non solo nazionale: “Solo le riforme strutturali ci consentiranno di essere credibili per usare la flessibilità necessaria a far ripartire l’occupazione e la crescita. Abbiamo mille giorni per riportare l’Italia a fare l’Italia. Dopo ognuno farà le proprie scelte in libertà e rispetto. Ma i giorni che abbiamo davanti non possono essere buttati via. Non ce lo possiamo permettere noi, non se lo possono permettere gli italiani“.
LEGGI ANCHE: Nuovo Senato, Boschi difende il ddl in aula: “Non è autoritario”
ITALICUM – Nella lettera c’è spazio anche per parlare e riflettere sull’Italicum. Matteo Renzi infatti tiene aperte tutte le porte e per la prima volta si dice disponibile a cambiare il testo della nuova legge elettorale. “Sulla legge elettorale abbiamo convenuto circa i punti fondamentali: chiarezza del vincitore, premio di maggioranza proporzionato, principio dell’alternanza. La discussione del Senato consentirà di affrontare i nodi ancora aperti: preferenze, soglie, genere”. Intanto Paolo Romani, capogruppo di Forza Italia al Senato, afferma che eventuali modifiche devono essere approvate anche da Silvio Berlusconi. Domani ci sarà il probabile incontro tra Renzi e Berlusconi.