Should Scotland be an independent country? La Scozia ha deciso: il 55% della popolazione si è schierato contro la secessione dal Regno Unito, votando “no” al referendum sull’indipendenza. Il fronte dei “sì” si ferma invece al 45%, nonostante gli ultimi sondaggi avessero visto il divario accorciarsi notevolmente. La popolazione scozzese ha risposto alla chiamata alle urne con la massima serietà e responsabilità politica. Infatti, l’affluenza alle urne è stata impressionante, da record: nei seggi si è recato oltre l’85% degli scozzesi, 4.283.392 elettori. 2.001.926 “No” contro 1.617.989 “Sì”.
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I DATI DEL REFERENDUM NELLE CITTA’ – Nelle principali città scozzesi si sono attestate tendenze opposte e disomogenee. Nella capitale Edimburgo la maggioranza degli elettori si è schierata a favore dell’unione con Londra, mentre a Glasgow, città più grande della Scozia e terzo centro di tutta la Gran Bretagna, prevale il fronte indipendentista: 53,5% i “sì”, 46,5% i “no”. Così, il premier e leader del Partito Nazionalista Scozzese, Alex Salmond, ha deciso di ringraziare Glasgow per il sostegno alla campagna per l’Indipendenza. Anche a Dundee hanno vinto gli indipendentisti con il 57%, mentre ad Aberdeen i “no” sfiorano il 60%.
SALMOND – Il leader indipendentista Alex Salmond ammette la sconfitta ed accetta il risultato del referendum: “La Scozia ha deciso a maggioranza di non diventare per il momento un paese indipendente. Accetto il verdetto del popolo”. Tuttavia Salmond sottolinea come sia stata lanciato un messaggio forte a Londra: “Abbiamo visto paura e preoccupazione, abbiamo visto che dal governo britannico nessuno si sarebbe aspettato quello è successo. Oggi non dobbiamo guardare a quello che non abbiamo, ma dobbiamo andare avanti come una sola nazione”.
CAMERON – Dall’altra parte della Manica, il premier inglese David Cameron si mostra soddisfatto e ribadisce quanto promesso nei giorni precedenti il voto: entro gennaio sarà realizzato un nuovo programma di devolution. Inoltre sarà garantita maggiore autonomia a tutti i paesi della Gran Bretagna: Inghilterra, Galles, Scozia e Irlanda del Nord. David Cameron plaude la scelta degli scozzesi: “Era un passo di democrazia che andava fatto. Uniti siamo migliori”.
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LA REAZIONE DEI GIORNALI – I tabloid britannici hanno accolto l’esito del referendum con entusiasmo e soddisfazione: infatti, il Daily Mirror titola con un secco: “It’s no”. Sempre in prima pagina, il quotidiano britannico parla di salvezza della Gran Bretagna, dopo che gli elettori scozzesi hanno rifiutato l’Indipendenza. Sulla stessa linea il Daily Telegraph, che scrive: “The United Kingdom is save”. D’altro canto, il Guardian e il quotidiano scozzese The Herald sottolineano la portata storica di questo risultato e soprattutto dell’affluenza record alle urne: “Scotland makes history”. Lo Scottish Daily Express detta la linea per il futuro: “Now we must pull together”, “ora dobbiamo cooperare”. Infine, The Independent con un abile gioco di parole pone un interrogativo sull’unione ritrovata all’interno della Gran Bretagna: “Reunited Kingdom? Regno riunito?”