Madrid, è scandalo: “controllate gli omosessuali nella metro”

Metropolitana Madrid

Madrid – Uno squallido episodio di discriminazione ai danni degli omosessuali è stato registrato nella civilissima Spagna. La Nazione, da sempre ritenuta con ammirazione dall’ intero Continente la terra delle pari opportunità, è diventata suo malgrado protagonista di una vicenda tanto incresciosa quanto assurda. Tutto ha inizio con una circolare che definire “scherzo” è ben poco. “Gli agenti della sicurezza della metropolitana di Madrid sono invitati a controllare in particolare omosessuali, mendicanti o musicisti”, categorie ree – a detta del documento – di viaggiare spesso sprovviste di biglietto. Come se fosse possibile, per i dipendenti della metro madrilena, distinguere un omosessuale da un eterosessuale guardandolo semplicemente in viso. Come se fosse scontato che una persona possa essere giudicata truffaldina in base al proprio orientamento sessuale.

Scherzo di pessimo gusto o svolta omofoba da parte di uno degli Stati europei che per primo si è battuto per i matrimoni gay e per la parità dei diritti tra eterosessuali e “categoria” LGTB? La vicenda di Madrid ha scatenato immediatamente scalpore e sdegno, e non solo nei diretti interessati, quegli onesti cittadini che vengono additati a piccoli delinquenti solo perchè gay. “Questo documento colpisce l’ uguaglianza riconosciuta dalla Costituzione e invita i controllori della metropolitana di Madrid ad adottare dei comportamenti omofobi“, ha dichiarato in una nota il Collettivo delle Lesbiche, dei Gay, dei Transessuali e Bisessuali della capitale iberica, che chiede risposte ai vertici della metropolitana di Madrid.

Una risposta che non è tardata ad arrivare. “È deplorevole e prenderemo una serie di misure per identificare i responsabili”, ha dichiarato una portavoce della metro madrilena, promettendo misure drastiche per i colpevoli. Che, intanto, potrebbero avere già un nome ed un volto, come ha esplicitamente ammesso la portavoce, che ha tenuto comunque a precisare che “Non si tratta di un documento ufficiale ma di una e-mail di un dipendente che l’ ha inviata al Dipartimento di Sicurezza”. L’ autore della mail – un addetto alla sicurezza della metro – è stato sollevato dai suoi incarichi, assieme ad un collega – forse complice del vile gesto – e al Capo della Sicurezza della metro di Madrid, reo di non aver vigilato adeguatamente sulla diffusione di questa falsa e deplorevole circolare.
“Non capisco il motivo per cui si dà per assodato che gli omosessuali non paghino i biglietti e che per questo vanno monitorati e non invece coloro che sono alti, biondi o che portano gli occhiali”: questa la dura dichiarazione rilasciata su El Paìs da Teodoro Piñuelas, sindacalista UGT che rappresenta i dipendenti della metropolitana di Madrid, che condanna gli autori di una nota dichiaratamente “Omofoba, discriminatoria ed offensiva”. Un episodio di rara vigliaccheria in un Paese, la Spagna, da sempre in prima fila per assicurare ai discriminati gli stessi diritti delle persone “normali”. Quali sono, però, le vere caratteristiche che definiscono la “normalità”? 

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