GOVERNO E BANDA LARGA – Matteo Renzi e il suo governo vogliono investire “12 miliardi di euro in 7 anni, di cui 4,4 miliardi da Fondo Europeo agricolo sviluppo rurale, Fondo europeo sviluppo regionale e 5 miliardi dal fondo per lo sviluppo e la coesione a cui sommare altre risorse come Fondo Juncker, ‘Sblocca Italia’, economie SPC” in merito alla possibilità di rendere la banda larga una realtà per tutte le famiglie italiane.
L’Italia ha intenzione di superare gli obiettivi posti dall’Agenda digitale europea con un Piano Nazionale che andrà a sfruttare oltre 6 miliardi di euro e vuole portare nel Paese un’infrastruttura di rete in grado di rendere la fibra una possibilità per tutte le abitazioni. Saranno poi “gli operatori a scegliere la tecnologia più efficiente” per realizzarla, ha assicurato il ministro dello sviluppo Federica Guidi.
Il sottosegretario Graziano Delrio ha affermato: “Per la prima volta l’Italia si dota di un piano che mette insieme diversi ministeri, diverse fonti di finanziamento, fondi propri di Regioni, dei privati: un mix e un tentativo di mettere a unità una serie di competenze e risorse in un quadro strategico che permetta questo paese finalmente di fare la sua rivoluzione digitale, e raggiungere gli obiettivi dell’agenda europea”. Ecco il documento sulla banda larga preso dal sito del Governo.
L’obiettivo sarebbe quello di “portare i 100 mega all’85% della popolazione entro il 2020” superando, quindi, gli obiettivi posti dall’Agenda digitale europea. Verranno inserite una serie di misure ad hoc in un provvedimento specifico come “il ‘servizio digitale universale’, un fondo di garanzia, un voucher di accompagnamento alla migrazione verso la fibra ottica e la convergenza di prezzo per i collegamenti in fibra ottica realizzati con sovvenzioni statali, al prezzo dei collegamenti in rame”.
Il presidente della commissione Bilancio della Camera, Francesco Boccia, ha detto a SkyTg24: “Perchè i progetti di banda ultra larga, così come pare usciranno dal Cdm, si realizzino servono risorse pari a 12-15 miliardi di euro. L’ho già detto al segretario nel corso delle riunioni tematiche al Nazareno il piano Juncker approderà in Aula nelle prossime settimane, utilizziamo parte di quelle risorse a nostra disposizione per far sì che l’Italia diventi davvero un Paese veloce e moderno”.