Reunion – Elio Canestri aveva solo 13 anni ma era già considerato una giovane promessa del surf, finché un fatale incontro con uno squalo nelle acque dell’Oceano Indiano gli è costato la vita. Il bambino si è spento domenica scorsa a Cap Homard, in un’area vietata ai bagnanti perché particolarmente rischiosa a causa della presenza proprio degli squali: è così che i suoi sei compagni si sono ritrovati a chiedersi dove fosse il 13enne, per poi osservare la scena in preda ad un grande senso d’impotenza. Il cadavere riportato a riva dai soccorritori in barca mostrava evidenti segni di lacerazione agli arti ed allo stomaco: sembra che lo squalo che avrebbe potuto ridurre in questo modo il bambino sia di tipo “bull shark“, della misura di ben 2,5 m. L’elisoccorso ha tentato comunque la rianimazione per capire se si potesse ancora salvare Elio, ma non c’è stato più nulla da fare: la trasgressione di un divieto come quello presente è costata la vita al ragazzino. Tuttavia, la sua morte non è compianta solo in Francia, poiché la notizia si è diffusa attraverso il web in tutti i continenti e moltissimi utenti dai più svariati social network hanno partecipato virtualmente ad una commemorazione partita proprio da alcuni lettori colpiti da questa storia.