Le persone afflitte da mal di schiena potrebbero aver trovato finalmente un colpevole: le scimmie. Lo studio, condotto dai ricercatori dell’Università di Aberdeen in Scozia e pubblicato nel BMC Evolutionary Biology ha dimostrato che il mal di schiena rappresenterebbe un disturbo lasciatoci in eredità dai nostri antenati. La colonna vertebrale di alcune persone, infatti, risulterebbe meno adatta alla posizione eretta perché più simile a quella delle scimmie. Il motivo di questa somiglianza sarebbe una lesione che si forma nel disco tra le ossa della spina dorsale e proprio questa particolarità, comune a persone colpite da disturbi alla schiena (soprattutto ernia del disco) accentuerebbe la patologia.
Il gruppo di ricerca ha analizzato le vertebre di scimpanzé, orango tanghi e antichi scheletri umani per cercare di scoprire la relazione tra la forma delle ossa della spina dorsale, il movimento in posizione eretta e la salute della spina dorsale umana. Hanno scoperto anche informazioni riguardanti come i nostri antenati siano arrivati a camminare sulle due zampe “posteriori”. Tra le vertebre umane analizzate, 54 presentavano protuberanze chiamate nodi di Schmorl, che poi sono legate all’ernia al disco, tali vertebre erano molto simili alla forma di quelle delle scimmie, mentre nelle vertebre umane quelle protuberanze non sarebbero normalmente presenti. I ricercatori spiegano che il cambiamento delle vertebre umane è frutto dell’evoluzione, ovvero il passaggio da quattro zampe a due gambe, che però può anche avvenire non sempre correttamente, ecco perché alcuni individui presentano caratteristiche simili a quelle dei nostri antenati pelosi.