Libia, torna sano e salvo il medico rapito a gennaio

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Torna a casa dopo mesi di prigionia il medico Ignazio Scaravilli, vittima di un sequestro in Libia dallo scorso 6 gennaio, ma strappato dalle mani nemiche grazie alle autorità di Tripoli ed a breve rientrerà in patria. Le stesse autorità, i cui uffici stanno ospitando temporaneamente Scaravilli, hanno avviato gli “adempimenti di rito” dopo le quali l’uomo potrà far ritorno.

Si stima che ciò possa accadere già tra pochi giorni, alla notizia la reazione della moglie: “Per il momento sono troppo agitata. Non sono in grado di parlare”, ha dichiarato la donna, “Dovete scusarmi ma io per il momento non sono in grado di fare nessuna conversazione. Sono contenta. Posso non essere contenta di una notizia del genere? Però sono troppo agitata.” Il ritorno di Ignazio Scaravilli, che secondo fonti ufficiali sarebbe in buono stato di salute, è quasi certo, nonostante le trattative siano ancora in corso. Si è espresso sul caso ed in via ufficiale anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nel ringraziare tutte le autorità che hanno contribuito alla buona riuscita del salvataggio ed ha comunicato la propria soddisfazione per la conclusione positiva della vicenda. Tuttavia, la nazione attende ancora il ritorno di padre Paolo Dall’Oglio, il gesuita rapito quasi due anni fa (il 27 luglio 2013) in Siria.