Ebola, il nuovo vaccino funziona: è un virus umano da inalare

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La lieta notizia di un vaccino sperimentale che sembra rispondere alle aspettative degli scienziati arriva dal  Journal of Clinical Investigation, che motiva quest’ottimismo a fronte dei test che hanno seguito la messa a punto della sostanza: sulle scimmie essa ha avuto il 100% di esiti positivi. Nello specifico, il nuovo vaccino è  stato ricavato in collaborazione tra la University of Texas ed il National Institutes of Health di Bethesda, dalla modifica ingegneristica di un virus parainfluenzale umano, che esprime una glicoproteina del virus Ebola e dunque stimola nel soggetto una risposta immunitaria a tale “attacco”. Da alcuni è stato chiamato “vaccino spray”, in realtà si tratta di una forma volatile dell’antidoto, che viene assimilato dall’organismo nel momento in cui viene a contatto con il suo sistema respiratorio. Infatti, si tratta sostanzialmente di un aerosol e tale scelta non è per nulla casuale: gli scienziati americani, che hanno interrotto oggi la sperimentazione perché pronti a divulgare la notizia e mobilitare le autorità per la diffusione del vaccino, hanno pensato soprattutto alla semplicità di somministrazione.

Questo aspetto risulta di importanza cruciale se si pensa che nei paesi maggiormente colpiti dall’Ebola scarseggia il personale sanitario e dunque tale aspetto del nuovo vaccino permette a chiunque di farne uso. Inoltre, proprio i centri sensoriali dell’olfatto sembrano essere le maggiori aggravanti nei casi di infezione da Ebola, nello specifico le mucose di naso e bocca facilitano maggiormente tale processo. Gli animali su cui è stato testato l’antidoto erano 12, di cui 10 infetti: dopo la somministrazione della sostanza sperimentale, l’esposizione ad una dose di virus superiore di 100 volte a quella letale non ha sortito effetti sugli esemplari che ne erano diventati immuni.