Miss Polemica Social 2015 è Alice Sabatini. Nessun errore di battitura, ma solo la dura realtà: la 18enne laziale è divenuta, suo malgrado, il personaggio numero uno dei social network in queste ultime ore e non certo per i suoi meriti estetici o le sue “imprese” alla nuova corte – Jesolo – della famiglia Mirigliani. Nel corso della kermesse domenicale che ha visto la ragazza trionfare sulle altre 32 concorrenti della gara di bellezza (quest’anno più simile, nella forma, ad un talent show targato Mediaset o Sky, con gli immancabili giudici-tutor a guidare e a decidere della sorte delle aspiranti Miss), Alice Sabatini si è resa protagonista di un “misunderstanding” di portata, è proprio il caso di dirlo, “bellica”.
Contravvenendo alla formula che vuole l’incoronazione della Miss più bella – e non per questo necessariamente più arguta, sveglia o intelligente – da qualche anno a questa parte Mirigliani e lo staff di “Miss Italia” hanno decretato che le ragazze debbano mostrare anche altre doti per aggiudicarsi l’ambita fascia: simpatia, voglia di mettersi in gioco e, cosa più importante, il possesso della cosiddetta “materia grigia”. Ora, non ci sarebbe nulla di sbagliato nel mostrare le qualità delle concorrenti a tutto tondo; tale formula, però, ha portato alla kermesse una collezione infinita di gaffes e dichiarazioni al limite della decenza.
Non ultima, l’asserzione della 18enne Alice Sabatini. Alla domanda posta alla giovane dal suo “mentore” Claudio Amendola su quale fosse il periodo storico nel quale la ragazza avrebbe voluto vivere, la Sabatini ha candidamente risposto così: “Vorrei essere nata nel’42, per vivere la Seconda Guerra Mondiale. Sui libri ci sono pagine e pagine, io volevo viverla per davvero, poi essendo donna non avrei nemmeno dovuto fare il militare”. Un’asserzione sciocca e forse comprensibile, se consideriamo che è stata “partorita” dalla mente di una ragazza alle prese, forse, con gli esami di maturità. Il popolo del web, però, non ha perdonato tale leggerezza ad Alice Sabatini, e a nulla sono servite le giustificazioni postume, e forse ininfluenti, della ragazza.