“Futura”, il robot intelligente che cura i tumori

Il robot "Futura"

Alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, grazie ai 3 milioni di euro investiti dalla Commissione europea, è stato inventato il primo robotintelligente” programmato per combattere i tumori. La macchina, chiamata Futura, è stata progettata per curare soprattutto i melanomi dei reni e del fegato senza l’utilizzo di aghi o bisturi e senza danneggiare le cellule sane. La procedura si basa su ultrasuoni focalizzati ad alta energia, assicurando un’invasività minima per il paziente e maggiore sicurezza.

Il robot Futura (acronimo di Focused Ultrasound Therapy Using Robotic Approaches) individua il tessuto infetto e, con l’ausilio dell’ecografia 3D, lo prende di mira con fasci di ultrasuoni focalizzati ad alta intensità (Hifu). Questa tecnica permette di distruggere le cellule tumorali e salvaguardare quelle sane che le circondano. “Flessibilità e guida robotica – spiega una nota dell’istituto Sant’Anna – uccidono le cellule del tessuto tumorale. I vantaggi della piattaforma per i medici e, soprattutto, per i pazienti sono in grado di migliorare degenza e convalescenza”.

La realizzazione di questo utilissimo robot ha coinvolto, oltre all’Istituto pisano, anche altri centri di ricerca tra cui l’Università britannica di Dundee. Arianna Menciassi, docente della Scuola Sant’Anna di Pisa e supervisore del progetto, ha annunciato: “I test su pazienti umani inizieranno nei prossimi mesi, presso il centro di chirurgia sperimentale di Dundee con l’obiettivo di ottenere tutte le informazioni necessarie per garantire l’utilizzo della piattaforma in una reale sala operatoria nel più breve tempo possibile”. La dottoressa Manciassi ha aggiunto, inoltre, che la valutazione della piattaforma robotica sarà condotta anche da un gruppo di esperti internazionali. Essi vedono nel progetto un’opportunità per diffondere l’utilizzo su larga scala di questa nuova tecnica terapeutica.