LIBIA – I terroristi dello Stato Islamico hanno innalzato teste mozzate gridando “Allahu akbar” (Dio è grande) dopo aver brutalmente e selvaggiamente assalito una città in Libia. I militanti dell’Isis hanno ostentato il loro potere e la loro forza conquistando la città costiera Bin Jawad, la quarta città della nazione devastata dalla guerra a cadere nelle mani dei terroristi.
Gli abitanti tentavano di fuggire mentre i terroristi invadevano la città. La maggior parte dei rimasti è stata radunata nello stadio e il loro destino rimane ignoto. Un testimone oculare fuggito da Bin Jawad ha raccontato al The Sunday Times: “Sono entrati in città dopo le preghiere del venerdì con diversi uomini nei pick-up mentre innalzavano teste mozzate e gridavano ‘Allahu akbar‘”. L’avanzata dell’Isis nella Libia costituisce una nuova minaccia per l’Europa e potrebbe scatenare una nuova ondata di rifugiati, secondo quanto affermato dal ministro per la Difesa tedesco, Ursula von der Leyen, oggi.”La Germania non eviterà la propria responsabilità nel contribuire con la sua parte”, ha affermato in merito al ricorso di truppe in Libia. Nessun dettaglio sulla natura del coinvolgimento, ma l’applicazione della legge e l’ordine sono la priorità in Libia.
All’inizio di gennaio l’Isis ha attaccato i posti di controllo vicino al porto petrolifero libico di Es Sider e appiccato il fuoco ai serbatoi di carburante uccidendo almeno 2 persone. Un video rilasciato da A’amaq News Agency, affiliata allo Stato Islamico, mostra i militanti mentre attaccano ed entrano nella centrale petrolifera di Es Sider.