E’ stata inaugurata in pompa magna il 17 giugno la Switch House, nuova ala del museo di arte contemporanea più visitato al mondo, la Tate Modern di Londra. Il complesso originario risalente al 2000 era nato per ospitare 2 milioni di visitatori l’anno, ma ha ben presto superato i 5 milioni. Da qui l’idea di aumentare la superficie del museo. Il progetto è stato affidato allo studio elvetico Herzog & De Meuron, ed è concepito come un edificio piramidale di dieci piani, che estende del 60% la capacità espositiva del museo. L’ultimo piano della piramide è destinato ad una spettacolare terrazza panoramica che offre una splendida visuale su Londra.
Si tratta di un progetto che la direttrice Frances Morris ha voluto fortemente, e per cui sono state investite ben 260 milioni di sterline. Con l’estensione della superficie, ovviamente, sono aumentate anche le acquisizioni, che spaziano dalle fotografie, a film, a mastodontiche installazioni permanenti. Una particolare attenzione merita la parte sotterranea denominata Tanks, in cui avrà sede la live art, l’arte dal vivo.
Tuttavia solo tre dei dieci piani saranno destinati all’esposizione di opere d’arte. Il restante spazio sarà destinato ad un bar, un ristorante, un negozio ed un piano riservato agli eventi. Nonostante ciò la capacità delle zone destinate all’arte sono molto estese, e sono state concepite secondo un criterio ben preciso. Si tenta, infatti, di dare spazio alla diversità culturale con esposizioni artistiche e fotografiche non appartenenti al mondo occidentale. La nuova Tate Modern, quindi, si pone come obiettivo quello di accostare ad opere conosciute ad altre meno familiari, provenienti da una cultura e da una mentalità lontana da quella dell’uomo occidentale.