Ci si aspettava un paese diviso o molto indeciso, ma i risultati del Referendum Costituzionale a cui gli italiani hanno votato ieri sono molto chiari. I “SÌ” si sono fermati al 40,89% mentre i “NO” sono volati al 59,11%. Una sconfitta bruciante per il premier Matteo Renzi che ha annunciato le sue dimissioni in una conferenza stampa a Palazzo Chigi. “Ho perso – ha dichiarato – Nel pomeriggio riunirò il Consiglio dei Ministri e poi salirò al Quirinale per consegnare al Presidente della Repubblica le dimissioni”.
Soltanto in Toscana, Emilia-Romagna, Bolzano e tra gli italiani all’estero, ha trionfato il “SÌ”. Nelle regioni del centro-nord, il voto sembra “indeciso” ma dal Lazio in giù invece, le percentuali del “NO” diventano sempre più nette, superando, in alcuni territori, il 70%. Sicilia e Sardegna si sono espresse contro il Referendum con le percentuali più alte: 70,6% a Caltanissetta, 71% a Nuoro, 72,2% a Palermo e Siracusa, 73% a Cagliari e Oristano, 74% a Catania. Seguono poi, sempre con valori che sfiorano il 70, la Calabria, la Puglia, la Basilicata e la provincia di Napoli. Nella capitale, la vittoria del “NO” è un meno marcata che al Sud ma comunque netta: 61% in provincia e 59% in città. A Perugia, la vittoria del “NO” è stata minima: 50,2%.
Con l’eccezione di Bolzano, il “SÌ” non ha mai superato il 60%. In Toscana, le città che più si sono espresse a favore nel Referendum sono state Firenze, Siena, Arezzo, Prato, Pistoia e Pisa, nell’ Emilia-Romagna invece sono state Reggio, Modena, Bologna, Ravenna e Forlì. Il Trentino Alto Adige è risultato invece spaccato: nella regione, la maggioranza ha votato per il “NO” ma la città di Bolzano ha registrato il 60% di “SÌ”.