Flixbus, il decreto del governo l’ha (quasi) reso illegale

Flixbus, grazie ai suoi viaggi low cost, alla possibilità di raggiungere paesi europei e a varie comodità presenti a bordo dei mezz,i sta cominciando a conquistare il cuore di giovani, pendolari e famiglie. L’azienda, creata in Germania nel 2011 e attiva in Italia dal 2015, raggiunge 120 città collegandole con 1000 destinazioni europee, conta 3 milioni di passeggeri e ha creato circa 1000 posti di lavoro. Tutto questo, però, poteva diventare illegale in Italia.

Tutto questo a causa del decreto Millepropoghe che appunto aveva reso illegale il servizio offerto da Flixbus. Oggi, dopo 3 ordini del giorno, la Camera dei Deputati ha scelto di stare dalla parte dell’azienda di autobus low cost a lunga percorrenza. “Siamo stati di fronte ad un attacco molto molto grave, una norma anti FlixBus portata avanti dai poteri forti e dalle lobby che cercano di fermare l’innovazione” ha spiegato Andre Incondi, managing director di Flixbus Italia.

Incondi ha spiegato che un tale provvedimento avrebbe danneggiato soprattutto gli utenti, spiegando che il passeggero tipo di Flixbus sono giovani, studenti, pendolari del fine settimana, qualche famiglia e alcuni pensionati dato che “rispetto al treno, infatti, i nostri autobus di ultima generazione offrono molti servizi e raggiungono anche città più piccole”. Per ora l’azienda può tirare un sospiro di sollievo e continuare ad offrire i suoi servizi anche agli italiani.