Skye

Confermato l’impatto di un’asteroide sull’isola di Skye 60 milioni di anni fa

L’isola di Skye nella regione occidentale della Scozia racconta di un passato geologico violento conseguenza dell’impatto di un corpo celeste la cui natura è, ad oggi, oggetto di investigazione scientifica e che avrebbe avuto un ruolo nel determinare nel periodo detto Paleogene una fase di magmatismo diffuso in tutto il territorio interessato dall’evento. Ricercatori della Università di Birkbeck di Londra hanno individuato nell’isola scozzese di Skye uno strato sottile dello spessore di circa un metro, diverso nella composizione rispetto al sovrastante deposito di magma, che viene geologicamente classificato come risalente alla fase del magmatismo della provincia britannica nel Paleogene.

La striscia di roccia risalente intorno ai 60-61 milioni di anni fa conterrebbe minerali che sono inusuali sulla Terra dal momento che avrebbero percentuali di Vanadio e Niobio, due elementi chimici, che difficilmente trovano valori raffrontabili in rocce terrestri coeve o con altra datazione. A conferma di una origine esogena dello strato nell’isola di Skye, giungerebbe l’analisi di campioni portati a Terra dalla missione di esplorazione spaziale che avrebbe raccolto frammenti rocciosi dalla cometa Wild 2 , in perfetto allineamento con la scoperta scozzese.

Il minerale in questione sarebbe l’Osbornite, che si trova facilmente nei corpi celesti minori quali comete e asteroidi, così come le tracce di una variante dello Zircone, altra “pietra” dura(sostanzialmente un ossido che si presenta nello spazio esterno al nostro pianeta sotto forma di Barringerite), chiuderebbero il cerchio, confermando un impatto avvenuto oltre 60 milioni di anni fa. In un sito distante non più di 7 chilometri, gli studiosi britannici avrebbero trovato la stessa anomalia in uno strato roccioso, questa volta di più due metri, con analoga composizione mineralogica.Ora, il passo successivo sarà individuare il cratere di impatto per stimare le dimensioni dell’oggetto che avrebbe modificato la geologia del territorio in questa parte dell’Europa del nord, per avere un quadro più chiaro di un arco temporale.