“Entro novembre avranno tutti un’abitazione, abbiamo smosso tutti i livelli istituzionali”. Così Danilo Toninelli, ministro delle Infrastrutture, ha voluto rassicurare tutti i cittadini genovesi che hanno perso la propria casa in seguito al crollo del Ponte Morandi il 14 agosto. Il politico lombardo è stato ospite del programma “In Onda”, durante il quale ha rilasciato diverse dichiarazioni relative proprio alla tragedia che ha colpito circa un mese fa il capoluogo ligure.
Oltre a garantire agli sfollati che presto riavranno una residenza, il ministro pentastellato ha anche anticipato che, a breve, sarà possibile consentire alle persone rimaste senza dimora di rientrare per qualche ora nei loro appartamenti, grazie all’installazione di una serie di sensori per un continuo monitoraggio del viadotto Polcevera e delle zone limitrofe. Inoltre ha annunciato che il governo si sta preparando ad approvare un decreto – già ribattezzato “Decreto Genova” – per andare incontro a tutte quelle famiglie che non sono più in condizione di pagare il mutuo alle banche, destinato a dare sostegno anche alle imprese. Toninelli ha aggiunto che la nuova normativa conterrà anche “l’obbligo del collaudo”, dicendosi incredulo nell’aver constatato che gli esecutivi degli anni precedenti non avevano mai pensato di avviare questa misura.
L’attuale ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture ha affermato che, in base al nuovo decreto, il concessionario dovrà per forza di cose accertarsi della stabilità e della sicurezza di un’opera o di un ponte. Qualora ciò non dovesse accadere o vi fossero delle riserve, il politico del Movimento 5 Stelle ha assicurato che chiuderà immediatamente la struttura. Allo stesso tempo, è in preparazione una mappatura completa di tutte le infrastrutture, che verrà inserita in una banca dati: se in seguito a controlli costanti e continui dovesse emergere qualche problema, l’opera di riferimento verrà chiusa senza alcuna esitazione.
Durante l’ospitata a “In Onda”, Danilo Toninelli ha avuto anche modo di fare una rivelazione che fin da subito ha scatenato un nugolo di polemiche. Il ministro del Movimento 5 Stelle, infatti, ha dichiarato che Aiscat (Associazione delle Società Concessionarie Autostradali) avrebbe inviato una diffida, sottolineando come l’eventuale pubblicazione dei documenti legati alle concessioni avrebbe potuto costituire “reato di aggiotaggio”, effettuando di fatto una serie di pressioni sul Ministero delle Infrastrutture. D’altronde – come affermato da Toninelli stesso – nell’ente lavorano persone che hanno famiglia che, dopo aver ricevuto l’avviso da Aiscat, temevano di perdere il proprio impiego da un momento all’altro. A questo punto, per sbloccare la situazione, il “grillino” si sarebbe rivolto all’Anac per chiedere un parere sulla questione della pubblicazione, ottenendo l’approvazione a procedere.
Dopo le scottanti parole pronunciate da Danilo Toninelli, l’Aiscat è intervenuta con un comunicato di smentita, nel quale ha riportato di non aver mai avuto contatti con l’attuale ministro delle Infrastrutture, se non in un’unica occasione, ovvero quando è stata richiesta la sua disponibilità per l’assemblea annuale dell’associazione.
Patrizia Gallina