Esame di maturità: cambia la prova orale.

Esame di maturità, cambia anche l’orale: Cittadinanza e Costituzione

L’esame di maturità si prepara a cambiare profondamente rispetto agli anni precedenti. Dopo le novità annunciate per la prima prova scritta, sono state comunicate anche le modifiche relative all’orale, e stando a quanto riportato dal Ministero dell’Istruzione, si tratta di una svolta epocale che sta già generando qualche preoccupazione di troppo fra gli studenti.

Infatti da giugno 2019, gli alunni che sosterranno la maturità dovranno dire addio alla tesina e, al contempo, dovranno prepararsi a disquisire soprattutto su “Costituzione e Cittadinanza”, ma anche su alternanza scuola-lavoro e sull’analisi del testo. Questa piccola rivoluzione sta facendo emergere un bel po’ di perplessità a circa mezzo milione di studenti che nella prossima estate sosterranno l’esame di fine anno, soprattutto perché si troveranno di fronte a delle tematiche mai affrontate fino ad oggi in maniera approfondita nelle nostre scuole.

Infatti, se ci si sofferma sulla Costituzione, è noto a tutti che si tratta di un argomento spesso lasciato in disparte dagli insegnanti italiani, nonostante circa 10 anni fa, l’allora ministro della Pubblica Istruzione, Mariastella Gelmini, l’avesse indicata come una delle “materie” da inserire nel percorso di studi di ogni alunno delle scuole superiori. E proprio perché questa tematica non risulta quasi mai tra i programmi scolastici, quasi tutti gli alunni del nostro Paese si stanno chiedendo come faranno a discuterne durante la prova orale della maturità, che in queste ultime settimane sta andando incontro a notevoli cambiamenti previsti da uno dei decreti attuativi della Buona Scuola.

Il Ministero dell’Istruzione ha già chiarito quali saranno le nuove caratteristiche della prima prova scritta. Mentre, per quanto concerne l’esame orale, è stato il ministro Bussetti ad anticipare che la tesina sparirà, e che quasi certamente le commissioni potranno partire chiedendo un argomento a piacere al maturando. Fatto ciò, si dovrebbe passare ad una serie di approfondimenti, con i commissari che potranno rivolgere domande relative al programma scolastico, mentre lo studente potrà riportare alcune sue esperienze in materia di alternanza scuola-lavoro. Ma la riforma prevede anche che il giovane possa essere chiamato ad effettuare un’analisi del testo per dimostrare le sue capacità di comprensione. Questa prova, dunque, diventerà la grande protagonista della maturità, poiché con la riforma le saranno dedicate ben due tracce dello scritto d’italiano, al contrario di quanto accaduto fino alla scorsa estate, quando era presente con un solo testo da analizzare.

Su tutti, però, sta facendo discutere l’introduzione di “Costituzione e Cittadinanza” durante il colloquio orale. Quest’argomento, infatti, oltre ad essere ostico di per sé, spesso viene tralasciato dai programmi, comparendo al massimo nell’offerta formativa di ogni istituto e nient’altro. Per questo motivo, l’Anci ha fatto partire una raccolta di firme in tutta Italia, al fine di depositare in Parlamento una proposta di legge che preveda l’introduzione obbligatoria, in tutte le scuole, di almeno un’ora di educazione alla cittadinanza come materia curricolare.

Come riporta “Il Messaggero”, Mario Rusconi, presidente dell’Associazione nazionale dei presidi di Roma e Lazio, ha dichiarato che, purtroppo, le lezioni su “Costituzione e Cittadinanza” sono legate esclusivamente alla volontà degli insegnanti e al tempo che possono dedicare a queste importanti tematiche. Ad ogni modo, per avere delle indicazioni più precise, sarà necessario attendere almeno la fine di dicembre, quando dovrebbero essere divulgate tutte le informazioni ufficiali sul colloquio conclusivo dell’esame di Stato, mentre nei prossimi giorni il MIUR dovrebbe diramare una nota contenente le indicazioni relative alla seconda prova scritta. Fatto ciò, dovrebbero partire le simulazioni per gli scritti che verranno attivate dal Ministero stesso. Ricordiamo, infine, che è attesa una rivoluzione anche per i punteggi delle prove scritte, che si dovrebbero basare su delle griglie di valutazione.

Patrizia Gallina