Malika Chalhy è una ragazza di 22 anni di Castelfiorentino, ha denunciato i suoi genitori per averla cacciata di casa perché lesbica. A quanto pare dopo aver fatto coming out in famiglia i genitori le hanno detto che l’avrebbero ammazzata se fosse tornata a casa. A detta sua le hanno detto che preferirebbero farsi 50 anni di carcere che avere una figlia lesbica.
Sul caso della 22enne il pm della procura di Firenze ha aperto un fascicolo. È stato ipotizzato il reato di violenza privata. Da giorni non si fa che parlare dell’assurda vicenda che vede come protagonista Malika Chalhy, sui social in moltissimi la stanno sostenendo e supportando. È stata anche lanciata una raccolta fondi per permetterle di avere un futuro migliore dopo che i suoi genitori l’hanno cacciata di casa perché lesbica.
Malika Chalhy su Facebook ringrazia tutti per il sostegno e l’affetto, chiede poi di non diffondere odio contro i suoi genitori
Tramite un post pubblicato su Facebook ci ha tenuto a ringraziare tutti per l’affetto e la vicinanza. A detta sua con coraggio porta avanti questa battaglia per i ragazzi costretti a passare quello che anche lei sta passando. Combatte per quello che conta davvero nella vita, cioè l’amore. Ai suoi seguaci ha poi chiesto di non diffondere odio e offese nei confronti dei suoi genitori.
Tra tutti coloro che le stanno scrivendo, anche il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, ci ha tenuto a manifestare alla 22enne tutta la sua solidarietà dopo essere stata minacciata e cacciata di casa dalla sua famiglia senza avere nemmeno la possibilità di entrare in casa per prendere le sue cose. Intanto, in moltissimi continuano ad aderire alla raccolta fondi lanciata su Gofundme dalla cugina di Malika Chalhy. Fino a poche ore fa questa aveva già raggiunto quasi 30mila euro.