Una studentessa campana è stata colta con le mani nel sacco, o meglio nello smartphone a copiare, durante l’esame di Maturità e per questo motivo è stata esclusa dalla prova e sospesa dall’istituto. La ragazza, che evidentemente non voleva giocarsi così l’anno decisivo, si è rivolta al Tar della Campania, che però le ha dato torto, ma il Consiglio di Stato si è schierato dalla sua parte. La contraddizione apparente si spiega perché, prima della Maturità, si deve valutare il percorso scolastico nella sua interezza. Dal momento che la studentessa eccelleva in tutte le materie si poteva quindi “chiudere un occhio”. Insomma, il vietato copiare dev’essere valutato a seconda dei casi. Ecco una gallery della ragazza beccata a copiare:
È stata proprio la nuova legge a salvare la studentessa colta in flagrante. Dopo aver fatto ricorso al Tar e aver visto la sua istanza respinta a causa dell’art. 13 del DPR N°323/1998, la studentessa si è rivolta, tramite il proprio legale, al Consiglio di Stato. Ed è stato lo stesso articolo citato dal Tar che…