STATI UNITI – A quattro giorni dall’election day, Hillary Clinton, la candidata democratica, è scesa sotto la soglia dei 270 grandi elettori necessari per vincere le presidenziali. Secondo le ultime proiezioni della Cnn, lo New Hampshire si è sposato tra gli Stati in bilico, togliendole quindi 4 voti e facendola arrivare a 268. Il candidato repubblicano Donald Trump si trova invece ad averne 204. Ricordiamo infatti che negli Stati Uniti i voti si contano Stato per Stato e il peso di ciascuno è proporzionale alla sua popolazione. Vince chi riesce ad aggiudicarsi appunto 270 delegati.
Ci sono comunque ancora diversi Stati che non si sono ancora apertamente schierati, ovvero Arizona, Florida, Nevada, New Hampshire (che a questo punto potrebbe diventare fondamentale per la corsa alla Casa Bianca), North Carolina e il secondo distretto del Nebraska. I due candidati stanno intanto stilando la lista dei candidati a segretario del tesoro.
I dati che ci arrivano dagli Stati Uniti continuano a variare anche perché la maggior parte della popolazione è convinta che la scelta si riduca a due pessimi candidati, i cui vizi e debolezze sono stati messi in mostra in diversi scandali. Da una parte, abbiamo Donald Trump, candidato sicuramente controverso che però riesce ad attirare un gran numero di elettori; molti di loro, si vergognano di ammettere la loro preferenza ma asseriscono che lo preferirebbero alla Clinton. L’ex first lady, d’altra parte, potrebbe trovare il favore della popolazione femminile (anche a causa della misoginia dell’avversario) e della parte ispanica del paese che potrebbe temere un’espulsione di massa.