Genova – Un marocchino di 23 anni è stato arrestato ieri notte dalla Polizia del centro storico genovese, per il tentato omicidio della consorte. Ad allarmare gli agenti della sede di Prè, i vicini di casa della coppia, che hanno lamentato le grida dei due dall’abitazione di fianco alla propria. Stando alla ricostruzione della dinamica, la moglie del 23enne lo avrebbe colto in flagrante durante un festino a base di droghe pesanti in casa propria.
Pare che la donna, marocchina 26enne al quarto mese di gravidanza, abbia reagito così male alla scoperta choccante, che il marito avrebbe cercato di ucciderla, buttandola giù dalla finestra. Tale reazione, fortunatamente, non ha avuto seguito, perché la Polizia allertata dai vicini di casa è sopraggiunta in tempo ed ha impedito che la donna venisse uccisa. Nell’appartamento della coppia, sono state trovate partite di Hashish e Cocaina, droghe pesanti che probabilmente hanno provocato nel 23enne la reazione aggressiva che avrebbe potuto spezzare la vita della donna incinta.
Ora lei si trova all’ospedale Galliera in stato di ricovero, probabilmente per monitorare le condizioni del feto: non è stato riferito, di fatto, di alcuna ferita che possa aver nuociuto all’incolumità della donna. Tuttavia, non è raro che forti choc e turbamenti nelle donne incinte possano provocare aborti spontanei o, comunque, complicazioni fino alla data del parto. Si tratta, comunque, di soggetti suscettibili a reazioni allarmiste nei confronti di determinati eventi. Salvata dai vicini, la donna potrà crescere il proprio figlio, mentre il padre, con ogni probabilità, verrà punito con una pena severa, considerato che al tentato omicidio si aggiunge anche l’aggravante delle droghe pesanti trovate dagli agenti di Polizia di Prè.