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A distanza di meno di venti ore dall’attentato di Parigi che sembra sempre più come un vero e proprio atto di guerra, cominciano ad emergere delle informazioni sulle presunte identità degli attentatori. Dalle notizie che si diffondono sui media, ufficiali e non, compare anche quella di un quindicenne. La sua nazionalità non è stata comunicata, ma appare che facesse parte del commando che ha agito fuori dallo Stade de France durante l’amichevole di calcio tra Francia e Germania.
Un caccia americano ha ucciso in Libia la mente dell’Isis autrice della strage al museo del Bardo dello scorso febbraio. Il suo nome è Abu Nabil al-Anbari. Altro passo in avanti per gli Usa nella lotta all’Isis e primo raid oltre i confini di Siria e Iraq.
In Francia continua l’inchiesta sui sette atroci attentati che hanno martoriato e scosso ancora una volta Parigi. Identificato uno dei terroristi coinvolti al Bataclan, trovato un passaporto siriano allo Stade de France e lunghi interrogatori in Belgio. Oggi il presidente Hollande discuterà con i capi di partito le prossime mosse di una Nazione in lutto.
L’attentato dei kamikaze che ieri hanno sparato sulla folla e poi si sono fatti saltare in aria ha provocato 128 vittime. Alcuni attentatori sono stati identificati dalla polizia.
Non si arresta l’ondata di paura provocata dagli attacchi terroristici nella capitale francese. Molte sono le vittime ancora da identificare, sia tra quelle che hanno perso la vita sia tra i feriti. Tra i dispersi c’è anche una studentessa veneziana di 28 anni, Valeria Solesin, di cui non si hanno più notizie da ieri.
