EDITORIALI

Le opinioni degli esperti sugli argomenti più caldi del web

coppia

Violenza emotiva: riconoscere un male nascosto nella coppia

La violenza emotiva è una realtà sempre più riconosciuta: ecco perché una psicoterapeuta della Pennsylvania ha proposto 5 punti fondamentali da cui poter riconoscere se si vive in una coppia felice o se si è solo convinti di farlo. Inutile negarlo, i sentimenti possono essere manipolati con facilità da chi ha un certo […]

alcolismo

Alcolismo: sport come fattore protettivo, a rischio i sedentari

Altre conferme del legame tra sport e benessere: l’ultima ricerca americana mostra che l’attività fisica può essere un fattore protettivo per l’alcolismo. Tale costrutto si riferisce alle conseguenze sociali, professionali e giuridiche del consumo di alcol: una definizione alquanto grossolana ma efficace, dal DSM IV. A parità di tenore economico e qualità della zona […]

Strage di Parigi: Elsa e le altre madri coraggio del Bataclan

Abbiamo imparato a conoscere nelle parole, nelle immagini, nei video alcune delle vittime – reali o scampate – di quel raid cruento che si è consumato, lo scorso 13 novembre, al Bataclan. Alcune di queste drammatiche storie riguardano delle madri che, in nome dell’amore per la propria prole, hanno compiuto degli estremi sacrifici, senza pensarci due volte.

Reem Hassan: il coraggio di una donna contro la follia dell’Isis

Reem Hassan era siriana. Aveva conseguito una laurea in Letteratura, era una pittrice promettente, una splendida giovane che ha sacrificato sogni, carriera e femminilità nel sacro nome della Patria. La sua morte, avvenuta lo scorso agosto, è pressoché passata inosservata: nessun post per tributarne in sacrificio, nessuna bandiera siriana come sfondo della propria immagine del profilo, nessun dibattito politico o avatar stilizzato. Eppure, Reem Hassan non è diversa da tutte le ragazze andate a scatenarsi a suon di musica al Bataclan, né da quelle sedute al tavolo di un ristorante prima di essere freddate, senza alcuna pietà. Né, incredibile ma vero, dalle ragazze che hanno scelto di imbracciare un fucile nel nome dell’Isis, piuttosto che abbracciare la vita.