Una 35enne australiana è letteralmente diventata “vittima” della moda finendo ricoverata in ospedale a causa dei jeans troppo stretti. Dopo essersi accovacciata a lungo, infatti, la donna è caduta a terra e non riusciva più a muoversi. Una volta al pronto soccorso, i dottori le hanno spiegato che era dovuto anche ai jeans aderenti.
MONDO
Tunisi: esplode bus della guardia presidenziale. “Atto di terrorismo”
Nella giornata di ieri un bus con a bordo gli uomini della guardia presidenziale è esploso nel centro della città. L’esplosione ha provocato almeno 15 morti, di cui molti erano all’interno del veicolo, e 17 feriti. È avvenuta in Avenue Mohamed V, nei pressi dell’ex sede del partito Rcd fondato da Ben Ali. Le ipotesi sono 2: potrebbe essere stato una bomba oppure un kamikaze che ha attivato una cintura esplosiva.
Egitto: Isis rivendica attentato all’hotel nel Sinai
Il gruppo jihadista Wilayat Sinai, affiliato all’Isis, ha rivendicato l’attentato ad un hotel di El Arish, nel nord del Sinai. Nella rivendicazione si legge che questa operazione è la risposta all’arresto delle donne musulmane e della loro umiliazione. Il Califfato ha promesso che in futuro le cose peggioreranno. Insieme al messaggio, i terroristi dello Stato islamico hanno pubblicato le foto dei kamikaze che hanno compiuto l’attacco.
Aereo russo abbattuto dalla Turchia. Putin: “Pugnalata alle spalle”
Nuove tensioni tra Turchia e Russia a proposito di un aereo russo abbattuto a causa di una presunta violazione dello spazio aereo turco. Sono differenti le opinioni della Russia e della Turchia in merito alla vicenda. Secondo i primi, l’aereo è stato colpito da un missile terra-aria. Per le fonti turche, il velivolo è stato abbattuto solo dopo ripetuti avvisi rimasti ignorati
Economia ai tempi dell’Isis: chi fa i video guadagna più dei soldati
Washington Post ha riferito delle notizie riguardo gli esperti di mass media dell’Isis. Secondo le informazioni del quotidiano newyorkese, il salario dei cosiddetti “emiri della propaganda” è sette volte maggiore di quello dei soldati dello Stato islamico. Questi tecnici rappresentato un esercito parallelo che combatte attraverso i video e sui social media