È morto in un agguato l’ambasciatore russo Andrey Karlov, ucciso da un’arma da fuoco mentre era si trovava ad una mostra ad Ankara, in Turchia. Il colpevole è un giovane islamista 22enne, Mert Altintas, che si è presentato come guardia del corpo del diplomatico. Nel video choc girato durante la conferenza di Karlov, si vede come l’ambasciatore cadere a terra privo di vita mentre il killer alle sue spalle esulta. “Noi moriamo ad Aleppo – ha dichiarato pochi istanti prima di sparargli – tu muori qui”.
Altre notizie
Annuncio choc della Modanisa: “Offriamo lavoro solo ai musulmani”
Un annuncio di lavoro online ha suscitato molti dibattiti sul web e sui social media. Sul sito internet si legge infatti che il lavoro lanciato online da Modanisa, un’azienda turca di e-commerce specializzata nella moda islamica, viene offerto solo a persone “rispettose e obbedienti”.
Attentato a Berlino, innalzate misure di sicurezza su tutto il territorio
Dopo la strage di ieri sera a Berlino, il Comitato di Analisi Strategica Antiterrorismo (CASA) ha diramato direttive su tutta il territorio italiano per chiedere di rafforzare la sicurezza nelle aree sensibili. Le zone più a rischio sono quelle dove in questi giorni si celebrano eventi o cerimonie tipiche delle festività natalizie, ma anche luoghi che registrano abbondanti flussi di visitatori indipendentemente dal periodo.
Berlino come Nizza: camion contro la folla ai mercatini di Natale. 12 morti
Germania sotto choc per la strage di ieri sera a Berlino. Come avvenne a Nizza lo scorso luglio, un camion ha investito la folla di persone presso il mercatino di Natale a Charlottenburg, nei pressi della Chiesa del Ricordo. Finora, il bilancio delle vittima parla di 12 morti e 48 feriti, di cui alcuni ricoverati in gravi condizioni. L’autista del mezzo, Navid B., pachistano 23enne che aveva chiesto protezione e asilo in Germania dallo scorso febbraio, è stato fermato poco dopo il massacro ma, finora, ha negato il crimine.
“Mentire all’amante è reato”, ecco la sentenza della Cassazione
“Mentire all’amante è diventato reato”Fingersi scapolo per ingannare l’amante è da oggi un reato, la conferma arriva dalla Cassazione che ha deciso di adottare una linea dura sull’argomento. A far partire le indagini è stata una donna, incinta del compagno e prossima a sposarlo, che sospettava che l’uomo non si fosse separato dall’ex moglie come invece aveva detto.