La notizia è giovane
Dal bilancio demografico nazionale il tasso di disoccupazione in Italia è diminuito ma i dipendenti permanenti sono aumentati. Questo non rappresenta solamente un grande miglioramento a livello quantitativo per i lavoratori italiani ma anche a livello qualitativo per il loro futuro.
Le statistiche dell’Istat del 2014 hanno mostrato che circa 3 milioni (l’11,7% del totale) di famiglie italiane si sono trovate in difficoltà a far fronte alle spese per la casa. Dalle indagini emerge che sono tanti i nuclei familiari che hanno ritardato con il pagamento delle rate del mutuo, dell’affitto o delle utenze domestiche. Le spese per la casa (condominio, riscaldamento, gas, acqua, manutenzione ordinaria, elettricità, affitto, mutuo e altri servizi) costituiscono il peso principale del bilancio familiare.
Aumentano gli occupati, diminuiscono i disoccupati e gli inattivi secondo i dati dell’Istat. Tuttavia cresce il tasso di disoccupazione giovanile al 40,7%
Nel mese di settembre crescono gli indici di fiducia di imprese, famiglie e consumatori raggiungendo i livelli pre-crisi. Per i privati è il dato più alto da marzo 2002. Calano anche le attese di disoccupazione. Partito Democratico: “Avanti con le riforme”
Le stime del primo trimestre del 2015 passano da +0,3% a +0,4%, mentre nel secondo periodo da +0,2% a +0,3%. Renzi: “Merito delle riforme”. Più scettico Giorgio Squinzi: “Non basta, dipende da fattori esterni”
